Gravidanza extrauterina

Con il termine gravidanza extrauterina (o ectopica) si indica una gravidanza in cui l’impianto dell’embrione si verifica al di fuori dell’utero, dell’endometrio e della cavità uterina. L’impianto avviene a livello della cervice, delle tube, dell’ovaio o della cavità addominale o pelvica. Le più frequenti sono le gravidanze tubariche. Nel 50% dei casi l’impianto tubarico è secondario a una pregressa infezione della tuba stessa mentre le gravidanze cervicali, ovariche e addominali sono rare. Il tasso di mortalità a seguito di una gravidanza ectopica è diminuito ma meno rapidamente di quello della mortalità materna in generale. In genere La gravidanza ectopica non trattata ha un esito che puo’ essere fatale.

Sintomi e diagnosi

In caso di gravidanza tubarica i sintomi più comuni sono perdite ematiche e dolori addominali. I sintomi sono molto simili a quelli che si hanno in caso di minaccia d’aborto. L’emorragia graduale dalle tube causa dolore e senso di tensione pelvica; l’emorragia rapida dovuta alla rottura della tuba causa ipotensione o shock. Spesso, il sanguinamento uterino precede il dolore crampiforme e l’emorragia tubarica. Se una gravidanza ectopica non è scoperta per 6-8 settimane si può avere un dolore improvviso e acuto ai quadranti inferiori dell’addome seguito da una perdita di coscienza. Questi sintomi indicano, in genere, la rottura della tuba con la conseguente emorragia intra-addominale.

Le gravidanze interstiziali (angolari, cornuali) rimangono vitali più a lungo perché la parete dell’utero è più resistente e quindi ritarda la rottura. I segni più comuni comprendono il dolore crampiforme e le perdite ematiche. Le gravidanze angolari si interrompono tra la 12a e la 16a settimana e la rottura è spesso catastrofica con uno shock rischioso per la vita della paziente.
Se il test per le -hCG nel siero o nelle urine è positivo e si sospetta una gravidanza ectopica si deve eseguire un’ecografia. Le titolazioni seriate delle -hCG possono essere d’aiuto nei casi dubbi. Nella gravidanza normale il loro titolo raddoppia ogni 48-72 h; nella gravidanza ectopica può risultare inferiore rispetto a quanto ci si aspetterebbe per l’epoca gestazionale e, di solito, non raddoppia normalmente. Quando il titolo delle -hCG è pari a 6500 mUI/ml in una gravidanza normale, l’ecografia transvaginale o addominale identifica una camera gestazionale nell’utero; un utero vuoto indica, molto verosimilmente, una gravidanza ectopica. Se, in aggiunta, si riscontra la presenza di una massa in sede annessiale, la diagnosi è verosimile. La laparoscopia conferma la diagnosi.

Terapia

Il trattamento di questa patologia è, di solito, di tipo chirurgico. Se la gravidanza tubarica non ha causato rottura ed è < 3,5 cm di diametro e se non è presente un’attività cardiaca fetale, può essere impiegato un trattamento medico con metotrexate, 50 mg/m2 IM in una singola dose. Il monitoraggio con il titolo delle -hCG e con l’ecografia è obbligatorio. Circa il 10-30% di questi casi richiede l’intervento chirurgico.
Quando si ricorre all’intervento chirurgico, solitamente si cerca di conservare la tuba eseguendo una salpingotomia e l’evacuazione del prodotto del concepimento, con o senza la riparazione della tuba. Nella maggior parte dei casi la laparoscopia è risolutiva, anche se si rende necessario effettuare una salpingectomia.
Con il termine gravidanza extrauterina (o ectopica) si indica una gravidanza in cui l’impianto dell’embrione si verifica al di fuori dell’utero, dell’endometrio e della cavità uterina. L’impianto avviene a livello della cervice, delle tube, dell’ovaio o della cavità addominale o pelvica.Le più frequenti sono le gravidanze tubariche. Nel 50% dei casi l’impianto tubarico è secondario a una pregressa infezione della tuba stessa mentre le gravidanze cervicali, ovariche e addominali sono rare. Il tasso di mortalità a seguito di una gravidanza ectopica è diminuito ma meno rapidamente di quello della mortalità materna in generale. In genere La gravidanza ectopica non trattata ha un esito che puo’ essere fatale.Sintomi e diagnosiIn caso di gravidanza tubarica i sintomi più comuni sono perdite ematiche e dolori addominali. I sintomi sono molto simili a quelli che si hanno in caso di minaccia d’aborto. L’emorragia graduale dalle tube causa dolore e senso di tensione pelvica; l’emorragia rapida dovuta alla rottura della tuba causa ipotensione o shock. Spesso, il sanguinamento uterino precede il dolore crampiforme e l’emorragia tubarica. Se una gravidanza ectopica non è scoperta per 6-8 settimane si può avere un dolore improvviso e acuto ai quadranti inferiori dell’addome seguito da una perdita di coscienza. Questi sintomi indicano, in genere, la rottura della tuba con la conseguente emorragia intra-addominale.Le gravidanze interstiziali (angolari, cornuali) rimangono vitali più a lungo perché la parete dell’utero è più resistente e quindi ritarda la rottura. I segni più comuni comprendono il dolore crampiforme e le perdite ematiche. Le gravidanze angolari si interrompono tra la 12a e la 16a settimana e la rottura è spesso catastrofica con uno shock rischioso per la vita della paziente.Se il test per le -hCG nel siero o nelle urine è positivo e si sospetta una gravidanza ectopica si deve eseguire un’ecografia. Le titolazioni seriate delle -hCG possono essere d’aiuto nei casi dubbi. Nella gravidanza normale il loro titolo raddoppia ogni 48-72 h; nella gravidanza ectopica può risultare inferiore rispetto a quanto ci si aspetterebbe per l’epoca gestazionale e, di solito, non raddoppia normalmente. Quando il titolo delle -hCG è pari a 6500 mUI/ml in una gravidanza normale, l’ecografia transvaginale o addominale identifica una camera gestazionale nell’utero; un utero vuoto indica, molto verosimilmente, una gravidanza ectopica. Se, in aggiunta, si riscontra la presenza di una massa in sede annessiale, la diagnosi è verosimile. La laparoscopia conferma la diagnosi.TerapiaIl trattamento di questa patologia è, di solito, di tipo chirurgico. Se la gravidanza tubarica non ha causato rottura ed è < 3,5 cm di diametro e se non è presente un’attività cardiaca fetale, può essere impiegato un trattamento medico con metotrexate, 50 mg/m2 IM in una singola dose. Il monitoraggio con il titolo delle -hCG e con l’ecografia è obbligatorio. Circa il 10-30% di questi casi richiede l’intervento chirurgico.Quando si ricorre all’intervento chirurgico, solitamente si cerca di conservare la tuba eseguendo una salpingotomia e l’evacuazione del prodotto del concepimento, con o senza la riparazione della tuba. Nella maggior parte dei casi la laparoscopia è risolutiva, anche se si rende necessario effettuare una salpingectomia.
Il dott. Giovanni Larciprete, in collaborazione con un team di esperti, si è occupato della stesura di una serie di lavori sulla gravidanza extrauterina che rappresentano una summa esaustiva sullo stato dell’arte sul tema. Il gruppo di articoli, pubblicato sul sito della rivista E Cronicon Gynaecology, può essere considerato come un vero e proprio volume tematico su questa problematica che viene affrontata da diversi punti di vista.

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